La corsa infinita



E di nuovo la musica, e di nuovo una corsa.
Veloce, sempre più veloce, sempre più sfrenata.
Sempre nello stesso luogo, sempre girando in tondo.
Desiderava andar via, desiderava fuggire.
Lo urlava al vento, lo gridava al sole.
Lo supplicavano gli occhi sbarrati e la bocca spalancata in un nitrito silenzioso, coperto dal costante cantilenare del carillon.
Sognava prati immensi, anelava cieli azzurri e piogge battenti.
Un altro giro, un'altra corsa che non sarebbe finita mai.

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